Chiunque abita in un condominio sa che va incontro a delle spese che sono al di là di quelle classiche del proprio appartamento. Una su tutte, quella per l’amministratore.
Ci sono, però, dei cambiamenti che sono stati attuati in corso d’opera e che rappresentano proprio la remunerazione di colui che coordina e guida ogni singolo condominio presente o da solo o in un contesto di parco. Sai quali sono le novità?
Sono state apportate, infatti, alcune modifiche quanto a come pagare l’amministratore di condominio quanto anche alle sue stesse mansioni. Vediamo di cosa si tratta.
Nuove regole per chi vive in condominio
Vivere in un condominio è il sogno di tutti (o quasi). Si pensa che, oltre alle spese relative alle utenze di casa, non ci siano altri pagamenti da fare, ma non è così. Vivere in un condominio comporta anche la presenza di quelle che sono proprio le cosiddette “spese condominiali” e che, fra le voci, vedono anche quella della remunerazione dell’amministratore stesso.
In questi ultimi mesi sono state portate avanti delle modifiche che riguardano proprio quest’ultimo aspetto che abbiamo appena citato: non solo retribuzione, ma anche cambiamenti alle mansioni specifiche dell’amministratore stesso. Grazie all’approvazione della legge sull’equo compenso, siccome l’amministratore rientra nella categoria dei liberi professionisti, la sua retribuzione sarà equa e proporzionata in base alla quantità e alla qualità del lavoro che ha svolto o che svolge.
Questa legge sarà applicata, all’inizio, solo nel settore pubblico e sarà punto di riferimento per tutti quegli amministratori di condomini comunali e pubblici. Solo poi, sarà anche destinata al settore privato (che ne comprende la stragrande maggioranza).
Oneri e nuovi compiti per l’amministratore
Altra novità introdotta è quella di una formazione per diventare, come professione, vero e proprio amministratore di condominio, attraverso un corso di laurea triennale che è dedicato a tutti quelli che si vogliono formare nel campo della gestione di un condominio sia pubblico e sia privato.
Non solo uno stipendio equo ma anche una revisione delle mansioni e dei compiti stessi dell’amministratore di condominio. Ad esempio come alcune decisioni che potrà prendere in autonomia senza l’assemblea di condominio riunita (tipo per dei lavori urgenti allo stabile da eseguire). In questo caso, sulla base anche del fatto che lui ha il compito di salvaguardare tutti i suoi condomini, questo tipo di decisione la potrà prendere in autonomia senza riunire l’assemblea ogni volta.
Dall’altro lato, però, le nuove norme in materia non consentono, ad esempio, all’amministratore di poter sanzionare i condomini stessi. Prima, l’amministratore di condominio aveva il diritto di multare i condomini con una sanzione fino a 200€, a tutti coloro che non osservavano il regolamento condominiale.
Ora invece, questo tipo di decisione potrà spettare solo all’intera assemblea di condominio.